FAMILY HOLDING: Filippo Sala spiega cos’è e quando farla…

La scelta di creare una holding di famiglia è ancora poco compresa dalla maggior parte degli imprenditori. Eppure, è una soluzione strategica che può svolgere un ruolo fondamentale nella vita di un’impresa familiare. Consente di tutelarne il patrimonio e di gestirla al meglio man mano che cresce e si evolve, magari aggiungendo nuovi segmenti di business e membri della famiglia.
L’holding familiare è un istituto che può avere un impatto vantaggioso sia a livello fiscale che in prospettiva di una corretta pianificazione del passaggio generazionale. Quest’ultimo è infatti uno degli ostacoli più insidiosi per il futuro di un’impresa a conduzione familiare, poiché è spesso dominato dall’emotività più che dalla razionalità.
Il trasferimento della proprietà e del controllo del patrimonio da una generazione all’altra implica importanti questioni di natura culturale, relazionale e tecnica. La successione è in grado di destabilizzare equilibri consolidati, perciò richiede grande lungimiranza, un approccio strategico e lucidità di pensiero.

La costituzione di una holding di famiglia, oltre a rappresentare una struttura gestionale più efficace, può facilitare il raggiungimento di una volontà comune tra diversi eredi.

❎ QUALI SONO I VANTAGGI E QUANDO FARLA

Cos’è una holding di famiglia e quali vantaggi può offrire
La holding di famiglia è una società controllata dai componenti di uno stesso nucleo familiare. Di solito, è un modello societario a responsabilità limitata, poiché garantisce una maggiore tutela, ma è possibile istituirla con qualsiasi forma giuridica. La scelta dipende dal contesto e dalle specifiche esigenze.
Le principali caratteristiche di una holding di famiglia sono molto significative da un punto di vista di tutela del patrimonio e di governance:
• i soci sono componenti della famiglia o dello stesso ramo famigliare;
• il controllo della holding è nelle mani dei soci fondatori (o del fondatore);
• le partecipazioni detenute nelle società appartenenti al gruppo conferiscono nella holding;
• eventuali conflitti familiari vengono gestiti a livello di holding e non si riflettono sulle diverse società del gruppo;
• la holding ha il controllo diretto e unitario delle società controllate e questo garantisce la stabilità della governance;
• le scelte di corporate governance possono essere attribuite a uno o più soggetti esterni alla famiglia;
• tramite la stipula di specifiche clausole statutarie, che riconoscono diritti particolari, e/o azioni a voto plurimo o limitato, è possibile garantire uno specifico assetto proprietario e regolare alcuni aspetti relativi ai soci e all’inserimento delle generazioni future.
Quindi, posta al vertice di un gruppo, la holding è un istituto giuridico che consente di svolgere un’attività direttiva e di coordinamento nei confronti di altre imprese, di cui detiene il controllo del capitale e la gestione delle partecipazioni. Di conseguenza, in particolare se in presenza di soggetti appartenenti a diversi rami della famiglia, garantisce un’operatività più snella e slegata da possibili dissidi tra i soci.
Spesso, il concetto di holding viene associato solo alle grandi realtà multinazionali. In realtà, nulla vieta alle PMI a conduzione famigliare di usufruire dei numerosi vantaggi che offre, sia in ottica di trattamento fiscale agevolato che di organizzazione e family governance del patrimonio.